EDIFICIO POLIFUNZIONALE E MUSEO ARCHEOLOGICO – ACQUI TERME

Gli interventi edilizi che vengono effettuati su un tessuto urbano storico che insiste su un’importante stratificazione archeologica inevitabilmente comportano l’eventualità di porre il progetto in diretto rapporto con la presenza di resti archeologici.

Questo è senz’altro il caso di Acqui Terme, città con una precisa storia romana e medioevale, in cui lo svolgimento dell’attività progettuale architettonica o edilizia va spesso ad interferire con un ricco strato storico.

Diversi interventi effettuati hanno portato alla luce importanti reperti e posto alcune questioni di carattere architettonico e strutturale, come ad esempio la revisione dell’organismo edilizio al fine di non interferire con gli elementi del passato o lo studio ed il progetto di strutture di fondazione capaci di limitare l’interferenza con gli strati archeologici. In alcuni casi invece l’importanza o l’estensione della presenza archeologica ha posto la questione di modificare il progetto originario al fine di integrare e valorizzare i reperti, rendendoli visibili e fruibili e di integrare nell’edificio spazi e volumi tali da consentire la musealizzazione di aree e reperti di grande importanza. Nel suo complesso la problematica archeologica pone comunque il problema di una corretta gestione delle tipologie strutturali, dei piani di scavo e delle tempistiche di cantiere.

A seguito degli scavi per realizzare un importante complesso edilizio multifunzione, è emersa un’intera area urbana di epoca romana di circa 4000 mq di superficie. Tale area è apparsa subito come di enorme importanza e ricca di reperti archeologici, che mostravano un vero e proprio frammento di città romana.
Tutto questo ha spinto la pubblica amministrazione, gli enti interessati e la proprietà a chiedere alla O&M Ingegneria di rivedere il progetto alla luce dei ritrovamenti ovvero di studiare e predisporre un progetto che integri i reperti in un polo museale di circa 8000 mc.